Ultimamente ho riletto il libro che già la prima volta mi era rimasto dentro. La seconda lettura mi ha confermato e anzi rafforzato nella convinzione che si tratti davvero di un grande romanzo. Il protagonista è Fredrik Welin, un chirurgo in pensione, ritiratosi in una piccola isola dell’arcipelago di Stoccolma. La sua vita solitaria si svolge tra passeggiate, immersioni, l’attesa della barca con la posta e un onnipresente osservazione, quasi maniacale, del suo stato di salute, sia fisico che psichico. Una vita che scorre con lentezza e monotonia, con la stessa regolarità delle stagioni e il susseguirsi dei giorni con le notti. Welin ha un continuo monologo con se stesso e nota come il tempo logora e trasforma, come la natura richiama le sue creature verso la terra, verso una fine. Poi un giorno cambia tutto. Continua a leggere