Öresundsbron – il ponte che collega la Danimarca con la Svezia è stato chiuso per via di un omicidio. Il caso vuole che il cadavere, una donna, si trovi esattamente sul confine tra i due paesi, quindi la competenza dell’indagine va divisa tra il distretto di polizia di Malmö e quello di Copenhagen.
Inizia così la prima puntata della serie criminale “Bron/Broen” (il ponte) che ha conquistato il pubblico mondiale. Tre stagioni (2011 e 2013, e la terza stagione che andrà in onda nella TV svedese e danese a settembre 2015), 60 puntate e degli ottimi attori danesi e svedesi. I due protagonisti sono Saga Norèn, della polizia di Malmö e Martin Rodhe della polizia investigativa di Copenhagen, interpretati dalla svedese Sofia Helin e il danese Kim Bodnia. Lo sceneggiatore, Hans Rosenfeldt ha creato due caratteri molto complessi, e l’uno l’opposto dell’altra. La Norèn è una persona priva di “competenza sociale”; agisce fuori delle normali regole di convivenza e condivisione. Senza sentimenti empatici, un po’ Aspergeriana, è spogliata di ogni sovrastruttura sociale, appare come una specie di “mostro” di acuta intelligenza e di istinto infallibile. Martin Rodhe invece rappresenta tutte le caratteristiche che consideriamo “umane”: emotivo, empatico, gentile ma anche irascibile e dotato di molto temperamento. E’ un estroverso di corporatura grossa, che contrasta con la snella e austera Saga Norèn. Continua a leggere